Università e precariato. Politecnico di Torino, i precari e la FLC Cgil ottengono l’apertura di un tavolo di concertazione
Comunicato di FLC Cgil Piemonte e Torino e Coordinamento Precari Università FLC Cgil Piemonte.
La grande partecipazione di ricercatori precari, studenti e lavoratori dipendenti al presidio del 15 ottobre 2009 al Rettorato del Politecnico di Torino ha permesso di ottenere una vittoria importante: l’apertura ufficiale di quel tavolo di concertazione per cui i ricercatori precari si sono mobilitati da mesi!
Una mobilitazione coraggiosa che la FLC Cgil ha condotto in quasi totale solitudine.
Uniti agli studenti nel contrastare una riforma da più parti criticata dell’offerta formativa dell’Ateneo, che doveva essere approvata proprio nel Senato Accademico temporaneamente bloccato il 15 ottobre, abbiamo mostrato come saper opporci con forza a tutte le scelte antidemocratiche dell’Amministrazione. Abbiamo costruito nuovamente, con gli studenti, una voce critica all’interno di quell’Ateneo tra i più autoreferenziali in Italia: una voce capace di gridare “Sul nostro futuro decidiamo noi”!
Soprattutto è stata nuovamente focalizzata l’attenzione sul ruolo del “lavoro precario” (la ricerca e la didattica sono sostenute dal 50% del personale precario) e sulla condizione di lavoro che vede centinaia di persone prive di garanzie contrattuali e salariali. Noi riteniamo che la virtuosità del Politecnico sia anche da attribuire all’attività svolta da questi ricercatori. L’introduzione di garanzie per quanti oggi non possono godere delle tutele nel mondo del lavoro costituisce per noi il modo attraverso il quale difendere il valore e la natura pubblica dell’Università. Senza diritti del lavoro non è possibile salvaguardare il patrimonio del sistema universitario pubblico.
La mobilitazione ha fatto scaturire un tavolo di concertazione; un punto a favore dei lavoratori e del sindacato in un momento difficile per tutti i settore della conoscenza. L’apertura di un tavolo di contrattazione è un segnale che inverte la tendenza autoritaria sinora perseguita dal Ministero in materia di gestione delle risorse e dei rapporti di lavoro.
Questo accordo dimostra ancora una volta il valore della mobilitazione e la volontà dei lavoratori, stabilizzati e precari, di contrastare i provvedimenti del MIUR e di quanti nelle Università intendono perseguire quegli obiettivi.
Fornire ai lavoratori un indirizzo contrattuale e la fiducia nella possibilità di instaurare relazioni sindacali in grado di dare garanzie e libertà a quanti concorrono a dare prestigio alle università italiane.
Fiducia, contratto, garanzie. Questo ci consegna la mobilitazione di questi giorni e con questo indirizzo proseguiremo l’azione sindacale.
FLC Cgil Piemonte e Torino
Coordinamento Precari Università FLC Cgil Piemonte
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Comunicato congiunto
Un tavolo di concertazione per la valorizzazione professionale
dei ricercatori non strutturati del Politecnico di Torino
Il Rettore del Politecnico di Torino, i rappresentanti dei Precari della Ricerca e la FLC Cgil Piemonte hanno concordato di istituire un tavolo di concertazione per affrontare le problematiche dei ricercatori non strutturati del Politecnico di Torino.
In un incontro con il Rettore, il Prorettore e il Direttore Amministrativo, avvenuto il 16 ottobre 2009, si è convenuto che occorrerà trovare soluzioni adeguate affinché il patrimonio umano e professionale che l’Ateneo ha costruito nel corso degli anni non vada disperso.
La delegazione composta dai delegati del Coordinamento Precari della ricerca e dalla FLC Cgil Piemonte ha formalizzato le proprie richieste, che sono sintetizzate nel documento allegato.
L’istituzione del tavolo di concertazione sarà comunicata dal Rettore al Senato Accademico del 21 ottobre 2009 e il tavolo sarà convocato nei giorni immediatamente successivi.
Per il Coordinamento Precari della Ricerca
Francesca Filippi (rappresentante)
Francesco Pescarmona (rappresent.)
Antonio Gliozzi
Gianluca Ramunno
Gabriella Tadde
Per il Politecnico di Torino
Il Rettore Francesco Profumo
Il Pro-Rettore Marco Gilli
Il Direttore Amministrativo Enrico Periti
Per la FLC Cgil Piemonte
Teodoro Lamonaca
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Sintesi delle richieste formulate dai delegati del Coordinamento Precari della ricerca e dalla FLC Cgil, basate sul documento “Analisi, proposte e richieste …” (n. prot. 4219 del 09.03.2009 e 4361 del 10/03/2009) e sulla piattaforma sui precari della ricerca e della docenza universitaria della FLC Cgil.
•apertura di un tavolo di crisi regionale per rispondere con misure straordinarie alla grave emergenza occupazionale che coinvolge l’intero sistema universitario piemontese, allo scopo primario di introdurre una moratoria sulla risoluzione del rapporto di lavoro dei precari della ricerca per la conclusione del contratto e di reperire risorse finanziare tali da mettere in atto misure concrete da usare quali ammortizzatori sociali per una categoria di lavoratori che ne è sprovvista;
•segnalare a livello nazionale lo stato di crisi, richiedendo ufficialmente l’apertura di una fase di reclutamento straordinario nazionale e l’eliminazione di quei vincoli di legge (quali il computo nel turn-over dei Ricercatori a Tempo Determinato – c.d. Moratti, legge 230/2005 – i limiti di età sui bandi di concorso/progetto) che rendono impraticabile la gestione del transitorio e il passaggio ad un sistema più razionale di reclutamento;
•concordare con il sindacato e i rappresentanti dei precari interventi immediati mirati su diritti e benefit, tra cui:
1.diritto al compenso, adeguamenti salariali e regolarità nei pagamenti;
2.trattamento uniforme sugli aspetti di gestione della didattica, contributi pensionistici, sospensione retribuita per malattia o infortunio, diritto e sostegno alla maternità/paternità con le modalità previste per il personale dipendente;
3.riconoscimento della titolarità dei corsi per gli assegnisti in tutte le facoltà dell’ateneo e uniformazione dei trattamenti relativi all’attività didattica;
4.rappresentanza negli organi di governo;
5.accesso ai documenti di ateneo;
6.tessera mensa;
7.contributo per abbonamenti GTT;
8.istituzione di un ufficio interno di “Job placement” per personale ad alta qualificazione professionale.