A soli 19 anni Karin Ann è riuscita ad arrivare al successo. Non solo, è riuscita a farsi riconoscere come la portavoce della Generazione Z e delle minoranze, specie della comunità LGBT di cui lei stessa fa parte. È un’artista, una cantante, un’attivista, una giovane che ha davvero molto da regalare al mondo. E il bello è che tutto questo Karin Ann lo sta vivendo in un momento davvero molto delicato a livello globale. Sì, perché Karin è arrivata sotto alle luci dei riflettori poco prima che la pandemia da Covid-19 prendesse il via.
Nonostante la pandemia, Karin ha già avuto la possibilità di solcare il palco. Si è detta davvero molto felice di questa esperienza. Stare sul palco per lei è un vero e proprio sogno che si avvera perché le piace il contatto con il pubblico, perché le piace l’atmosfera che si viene a creare durante un concerto. Purtroppo la sua esperienza è stata limitata dalla pandemia. Ci sono stati momenti in cui tutti i concerti live sono stati cancellati infatti, altri in cui erano possibili ma solo con un numero limitato di persone tra il pubblico.
Karin non si è fatta abbattere da questo delicato momento. Anzi, ha cercato di portare avanti la sua arte al meglio. Ci è riuscita alla perfezione. Il singolo “We’re friends, right?”, uscito nel mese di dicembre, ha ottenuto infatti quasi 800mila streams su Spotify. Segno che Karin Ann ha un seguito sempre più vasto. Adesso Karin sta per tornare, è prevista infatti per il 25 febbraio l’uscita del suo nuovo brano dal titolo “Looking at porn”.
Temi di grande attualità quelli trattati da Karin Ann
Con le sue canzoni Karin Ann cerca di inviare messaggi attuali, che parlano al cuore delle nuove generazioni, che vogliono sostenere i più giovani nelle loro battaglie quotidiane. Sono canzoni che parlano della tossicità dell’amore, della ricerca del proprio equilibrio, della salute mentale, dei diritti civili. Il nuovo singolo “Looking at porn” parla di odio in rete invece, che comunque a tutti questi temi è strettamente connesso. Sì, perché l’odio in rete spesso si riversa sulle minoranze e ha come obiettivo quello di far sì che i loro diritti non vengano riconosciuti, un odio quindi che discriminazione, che vuole abbattere chi non segue l’omologazione della società contemporanea. Altrettanto spesso l’odio in rete ha come obiettivo la distruzione del benessere mentale degli altri.
Karin tratta anche di una ben specifica forma di odio che lei stessa ha provato in prima persona, quello che nasce in seno ad un conflitto tra generazioni. Sono cioè messaggi di odio che arrivano ai più giovani dalle persone di mezza età, persone che per chissà quale motivo sembra non abbiano altro da fare che dare fastidio online per tutta la giornata. L’odio in rete, specie sui social network, è un tema oggi come oggi scottante. Si tratta infatti di un fenomeno dilagante che deve essere fermato, contrastato, quanto prima.
“Looking at porn”: tutto quello che c’è da sapere sul nuovo brano di Karin
Karin Ann nel suo nuovo singolo “Looking at porn” (ecco il link al video su Youtube) tratta il tema dell’odio in rete con estrema leggerezza. Non fa scendere in campo quindi la rabbia, bensì la satira. Grazie al tono satirico riesce a mettere in ridicolo chi pratica odio online, coloro che vengono comunemente definiti haters. Quei messaggi di odio quindi perdono valore. Diventano insignificanti, è possibile fare in modo che non ci tocchino.
Il brano è stato realizzato con la collaborazione del produttore Matt Schwartz. Grande conoscitore dell’industria musicale e delle tendenze del momento, Matt sa come trasformare una canzone in un vero e proprio successo. Sa anche come aiutare una cantante giovane come Karin a comprendersi al meglio, a scavare nel fondo di se stessa alla ricerca di ogni lato della sua personalità e della sua creatività. A parlare di Matt in questi termini è proprio la stessa Karin, che si è detta orgogliosa e grata di aver lavorato al suo fianco per la realizzazione di questo nuovo brano.
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