Non scholae sed vitae discimus è una frase latina che spesso troviamo nelle scuole come monito per ricordare che tutto quello che stiamo facendo, negli anni in cui studiamo, non sarà fine a sé stesso, quanto ci servirà nella vita futura.
Molti studenti non capiscono l’importanza di questo concetto, mentre altri lo fanno e questo porta dei grandi vantaggi alla loro vita professionale. Perché se la scuola non viene vista come un posto dove superare degli esami ma come un modo per imparare, apprendere e soprattutto migliorarsi significa anche avere una crescita personale che ci accompagnerà nel mondo del lavoro in modo molto più facile di quanto faremmo uscendo dalla scuola (o dall’università) senza avere idea di che cosa chiedere a chi dovrebbe assumerci).
Quando si frequenta una scuola votata alle arti figurative, mentre si impara è bene documentare tutto ciò che facciamo, anche perché la fotografia digitale è ormai alla portata di tutti, per andare a creare strada facendo un portfolio di tutto ciò che abbiamo creato nel corso degli anni. Il risultato sarà che, quando avremo terminato il nostro percorso di istruzione, avremo a disposizione tantissimo materiale da poter mostrare ad eventuali committenti, in futuro, ma anche di essere accettati ad un tirocinio od uno stage finalizzato all’inserimento in un’azienda, magari quando siamo ancora degli studenti.
In questo, sapersi presentare e soprattutto saper presentare il lavoro che abbiamo fatto nel corso del tempo è molto importante per dare una buona prima impressione, e se il nostro lavoro viene presentato tramite fotografie (e lo è in molti ambiti, dall’arte alla cucina, dalla moda alla grafica di qualsiasi tipo) o immagini è utile creare un vero e proprio catalogo delle nostre competenze. Possiamo farlo creando un album fotografico dei nostri prodotti, un prodotto che viene commissionato direttamente online e che riceveremo a casa nostra.
Il vantaggio di un servizio del genere rispetto a servizi, diciamo, fisici (non online, insomma) è che possiamo impostare da soli il nostro fotolibro, nell’ordine e con l’impaginazione che preferiamo, senza lasciar fare a qualcun altro. Possiamo così impostarlo in ordine temporale, anche per mostrare la sequenza dei nostri miglioramenti e far vedere che nel tempo saremo in grado di fare sempre meglio il nostro lavoro; possiamo disporre le foto per tematica, per argomento, per tipologia, insomma studiare bene la forma del libro prima di stamparlo.
L’impaginazione si può fare grazie ad un programma (disponibile tra l’altro anche sui cellulari) messo a disposizione da Fotolibro Cewe (all’indirizzo http://www.fotolibro-cewe.it) per creare album fotografici e fotolibri , che consente di importare le fotografie e di distribuirle come preferiamo nel libro.
Quando avremo completato, possiamo quindi inviare tutto il progetto direttamente a Cewe, via internet, scegliendo anche il formato di presentazione (cioè la grandezza del libro), il tipo di carta che possa valorizzare meglio i nostri lavori e, non meno importante, la copertina. Riceveremo così qualche giorno dopo il nostro portfolio.
Stampandone più di uno, potremo consegnare questi libri come prova delle nostre capacità in aziende a cui siamo interessati, per fornire qualcosa di tangibile che possano valutare.
Si tratta sicuramente di un modo molto importante per la nostra presentazione, che potrebbe aprirci le porte, magari quando siamo ancora studenti, al mondo del lavoro: per questo, perché non provare e prendere in considerazione questa possibilità?