Università di Udine, sprechi e soldi pubblici

Parlando di università e soldi pubblici, dobbiamo per prima cosa affermare un principio chiaro; per creare un polo universitario degno di questo nome non bastano delle buone intenzioni e avere a disposizione dei fondi pubblici, serve per prima cosa saper gestire al meglio le risorse e fare degli investimenti intelligenti.
Ottenere un finanziamento mirato per costruire un polo universitario degno di questo nome, richiede per prima cosa una mente razionale e intelligente, questa deve saper sfruttare al meglio i fondi a disposizione per creare una struttura adeguata alle esigenze degli studenti e non solo, collegata al contesto aziendale.
Ottenere dei finanziamenti dalla Regione, per rilevare magari una struttura da adibire a polo universitario richiede una buona capacità di gestione dei soldi pubblici, una certa trasparenza nella gestione del capitale e una grande attenzione sul come i soldi dovranno essere spesi.
Come spesso accade in Italia e non è certamente un vanto parlarne, i soldi pubblici vengono spesi nella maniera meno idonea e intelligente, molto spesso letteralmente sprecati e utilizzati nel modo meno intelligente, una storia che non conosce confini geografici ma rappresenta un male tipicamente italiano.
La mappa degli sprechi è piuttosto vasta, non esiste una precisa mappa geografica delle cattive gestioni, queste possono essere diffuse in tutta Italia, senza per questo poter dire che sono il male di una regione in particolare.
L’università di Udine non è sfuggita a questa logica, infatti dopo aver ottenuto un milione di euro in finanziamenti vari dalla regione; avrebbe dovuto creare un campus universitario, le cose invece sono andate in maniera molto differente.
Sembra la scena di un film che si ripete spesso in Italia, soldi spesi male e non come si sarebbe dovuto fare, il risultato è non è un campus all’avanguardia ma un’area degradata dove topi e una discarica a cielo aperto, rendono l’idea dello spreco, certamente non un campus del quale andare fieri.
Ora verrà sicuramente aperta un’istruttoria, resta il fatto che un milione di euro sono stati polverizzati in uno spreco italiano.

Comments

comments