Borse di studio dedicate a neolaureati e professionisti messe a disposizione da italki, piattaforma globale di apprendimento delle lingue

Secondo una classifica riportata dall’Osservatorio Cultura Lavoro, l’Italia è solo al 30° posto su 34 Paesi nell’apprendimento della lingua inglese. C’è ancora molta strada da fare quindi, soprattutto se consideriamo che solo il 19,7% dei neodiplomati italiani lo sa parlare, come riportano i dati rilasciati da TrueNumbers.

Questi dati sono in contrasto con le esigenze del mercato del lavoro, dove la conoscenza dell’inglese è sempre più richiesta dalle aziende, soprattutto per le posizioni di responsabilità, come confermato anche dalla ricerca Cambridge Assessment English secondo cui ben il 96% delle aziende italiane considera la conoscenza dell’inglese un requisito fondamentale per il proprio business. Ma non è tutto: il 64% ritiene che un dipendente con un ottimo livello di inglese possa far avanzare più velocemente la propria carriera.

Per incentivare e facilitare l’accesso a programm leggi tutto

Più di 4 universitari su 10 non hanno aperto un libro per sostenere l’ultimo esame e si sono affidati solo su appunti o sui materiali forniti dai prof.

L’indagine Talents

Per preparare il loro ultimo esame universitario, più di quattro studenti universitari su dieci, interpellati sui materiali utilizzati, dichiarano di aver fatto a meno di libri e prodotti digitali editoriali (quali contenuti integrativi, schede di approfondimento e prove di autoanalisi), facendosi bastare appunti, propri o di colleghi, riassunti scaricati dal web, registrazioni delle lezioni, slide, dispense, quiz ed esercizi del docente, correzioni di prove d’esame e altri materiali non strutturati, spesso progettati per fornire un semplice supporto complementare.

Il dato è contenuto nella ricerca “Le abitudini di studio all’Università” (sintesi in allegato), realizzata per l’Associazione Italiana Editori leggi tutto

Karin Ann: arrivata ai riflettori poco prima della pandemia, il suo successo sembra oggi inarrestabile

A soli 19 anni Karin Ann è riuscita ad arrivare al successo. Non solo, è riuscita a farsi riconoscere come la portavoce della Generazione Z e delle minoranze, specie della comunità LGBT di cui lei stessa fa parte. È un’artista, una cantante, un’attivista, una giovane che ha davvero molto da regalare al mondo. E il bello è che tutto questo Karin Ann lo sta vivendo in un momento davvero molto delicato a livello globale. Sì, perché Karin è arrivata sotto alle luci dei riflettori poco prima che la pandemia da Covid-19 prendesse il via. 

Nonostante la pandemia, Karin ha già avuto la possibilità di solcare il palco. Si è detta davvero molto felice di questa esperienza. Stare sul palco per lei è un vero e proprio sogno che si avvera perché le piace il contatto con il pubblico, perché le piace l’atmosfera che si viene a creare durante un concerto. Purtroppo la sua esperienza è stata limitata dal leggi tutto

Quali sono gli esami da fare periodicamente dopo i sessant’anni?

Una volta raggiunta una certa età, è indispensabile non sottovalutare la salute e prendersene cura. Non si può negare infatti che una volta raggiunti i 60 anni, il nostro corpo inizierà a risentire più frequentemente degli acciacchi della vita. Raggiunta questa fatidica età, la salute e la vita del nostro corpo, cambiano. Le abitudini quotidiane cambiano e ogni azione giornaliera rischia di diventare sempre più difficoltosa. Ciò non significa che bisogna mollare, anzi il nostro suggerimento è quello di affrontare i 60 anni come un momento di rinascita, come suggerito anche da Nessuno è Solo Assistenza Anziani. Infatti, raggiunta questa età è vero che molti iniziano a pensare alla pensione e smettendo di lavorare hanno a disposizione più tempo per coltivare nuovi hobby o riprendere quelli interrotti a causa del poco tempo come ad esempio lo sport. Si sa che praticare un po’ di attiva leggi tutto