Studiare all’estero, una tendenza in crescita

Gli studenti che decidono di studiare all’estero in Italia sono sempre di più, secondo uno studio condotto da Ipsos che ha rilevato che oltre il 68% degli studenti delle scuole superiori e universitari pensano favorevolmente a trascorrere almeno un periodo di studio in un altro paese. Gli studenti interpellati ritengono che studiare all’estero permetta di migliorare la conoscenza di una lingua ma anche di conoscere approfonditamente una cultura diversa dalla propria.
L’esperienza Erasmus, offerta da oltre vent’anni agli student italiani, ha permesso di studiare all’estero 173.000 giovani, mentre in tutta Europa, dalla sua nasciata nel 1987 il progetto di mobilità studentesca internazionale ha coinvolto oltre un milione e mezzo di studenti.
Anche la possibilità di rimanere all’estero successivamente al periodo di studio è una delle motivazioni dello studio in altri paesi, che rientra in una situazione di fuga delle risorse più giovani e specializzate verso l’estero che svantaggia l’economia e la crescita dell’Italia. Secondo l”istat ad espatriare per effettuare l’intero percorso accademico o per lavorare all’estero sono circa 50000 italiani all’anno, numero al quale vanno aggiunti anche coloro che non si sono mai registrati come residenti all’estero. Queste cifre sono tendenzialmente costanti e in crescita e riguarda in particolare giovani italiani del nord, mentre in Sud Italia la tendenza a espatriare per studiare o lavorare all’estero è meno consistente.

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