Università e tecnologia, quando i tablet in aula?

 

Quella che si sta profilando all’orizzonte come una vera e propria rivoluzione digitale all’interno della scuola dell’obbligo non lascia di certo indifferente il mondo dell’università, che oggi più che mai conta veramente tanto sulla digitalizzazione per poter assumere un’identità ancora più di livello internazionale.
L’università è stata forse la prima istituzione scolastica che ha guardato al mondo digitale come un’opportunità di crescita, il primo luogo scolastico dove gli studenti, dopo la trafila fino alle scuole superiori, hanno avuto la possibilità di utilizzare i libri di testo in formato digitale piuttosto che cartaceo.
Ora con l’arrivo dei tablet sui banchi di scuola anche il mondo universitario non può non pensare come questi splendidi dispositivi siano realmente una risorsa utile per migliorare le tecniche di apprendimento finora utilizzate. Rendere uno strumento per lo studio i dispositivi che gli studenti universitari già usano serenamente tutti i giorni è la conseguenza logica dell’introduzione del digitale nelle scuole.
Oltretutto per gli studenti universitari, sempre più avvezzi all’utilizzo del web come risorsa da sfruttare per qualunque esigenza, è facile ad esempio riuscire a trovare offerte per il Kindle Fire al prezzo più basso della rete, uno degli strumenti migliori per la lettura di testi digitali.
La tecnologia sta alla base dei molti riconoscimenti che l’università italiana ha ottenuto nel mondo, soprattutto a livello scientifico e nel campo dell’ingegneria. Se si renderà possibile l’utilizzo dei tablet come strumento di studio all’interno delle aule universitarie l’interazione tra studenti e professori non potrà che giovarne.
Di certo i tablet hanno dei costi di acquisto abbastanza alti, soprattutto per quanto riguarda quelli appena usciti sul mercato o quelli che risultano essere molto performanti, però online è possibile avere in offerta un ipadmini super economico, che farebbe gola a qualsiasi studente. Infatti i dispositivi Apple sono quelli più diffusi tra gli studenti universitari, anche perché sono tra i pochi a riuscire a sfruttarne completamente tutte le potenzialità.
Se veramente anche l’università adotterà la politica di utilizzo dei tablet all’interno delle aule, allora la scuola italiana potrà dire di avere completato il suo processo di digitalizzazione, e di essere entrata prepotentemente nella scuola del futuro.

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